venerdì 10 ottobre 2014

Equitalia: (1) Anche a me è toccato ....

Stamattina sono andato da Equitalia.
È un ufficio non troppo grande a Milano vicino a piazza dell Repubblica.
Mio cugino Vittorio mi attendeva all'ingresso e si era già  preoccupato di sapere dove dovevamo andare a chiedere informazioni.
Alla reception una impiegata molto cortese dava spigazioni ad una signora che doveva farsi stampare dei bollettini di pagamento in un'altro ufficio.
Subito dopo toccava a noi.
Vittorio con un bel sorriso appena visibile dietro la sua lunga barba incolta.
Volevo avere informazioni sul metodo di notifica della cartella esattoriali che a loro giudizio mi era stata notificata il 27.11.2004 me che io non ho mai ricevuto in Spagna.
L'impiegata, molto cordialmente mi ha dato un modulo da compilare ed un numero della coda. C'era un tavolino e mi sedetti a compilare il modulo ma, tra cercare una penna ed iniziare a scrivere è arrivato il mio turno.
Ci avvicinammo al bancone e, consegnata l'ingiuzione di pagamento spiegammo che volevamo avere informazione sulla modalità  di notifica adottata, dato che io non ho ricevuto nessuna comunicazione al riguardo e che all'epoca della supposta notifica ero residente in Spagna ed iscritto all' AIRE del comune di Milano.
Ĺ'impigato mi chiese il modulo firmato ed intanto controllando sul video disse che ceramente la notifica è stata spedita al comune che l'ha esposta 8 giorni, allo scadere dei quali, per loro, la notifica è fatta. Ĺ' uomo era sicuro di se, nonostante l'assurdità di questo procedimento di notifica mi trovavo nell'obbligo di pagare senza saper perché e per cosa. Vista la situazione pensai che forse non era l'unica notifica e provai a chiedere se ci fossero altre posizioni che mi riguardavano. L'incaricato, impassibile mi disse: " Si, ne vedo a video altre quattro, di cui 2 non ancora notificate!..Se mi consegna il modulo le do una copia...."
Cercai di manifestare il mio disappunto con un :" Ma ....." . Vittorio, accanto a me, notò dal tono di voce e dalla mia espressione che ero un po' alterato e disse, con voce bassa ma non tanto da non essere sentita dall' impiegato..: "Stai tranquillo ... adesso prendiamo le carte ne parliamo fuori".
Consegnai il modulo, presi i miei fogli, salutammo e ringraziammo senza troppo entusiasmo.
All'uscita Vittorio mi parlava ma la mia mente era solo rivolta a quei fogli che avevo in mano. Cosa potevano contenere? A quanto ammontava il mio debito? A cosa si rifervano gli importi indicati?
Io hocercato sempre di pagare tutto e nei tempi corretti.
Dove saranno le mie dichiarazioni dei redditi ? Dopo 15anni e 7 traslochi ne ho perso le tracce....
Cercammo un bar e finalmente seduto cominiai a scartanellare i fogli.
Con sollivo vidi che l'ingiunzione fattami era la più grossa. Le altre erano certamente errori di detrazioni non applicabili ma si rifervano al 1994, due al 2000, ed una al 2001 quando ero già fiscalmente residente in Spagna.
In totale gli importi contestati non raggiungevano i 3000 euro ma con penali, interessi ecc. diventavano 8000euro di cui in teoria 5.600 da pagare subito o rateizzare fino a 6anni.
Sono sicuro di avere pagato sempre ma devo trovare le carte. Dove cavolo saranno? Potrei averle lasciate a mio padre per gestire le denunce de redditi quando io ero in Spagna? O le portai con me ed ira sono sul fondo di qualche scatolone? Dove?...in Spagna? O a Bussero ..o forse dalla mamma al lago?
Mi lasciai con Vittorio pensando che avrei dovuto pagare e poi fare ricorso per richiedere il rimborso se fossi stato in grado di trovare la documentazione.

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